Giorgia Meloni prepara la sostituzione di Fitto con un nuovo ministro politico di FDI, evitando lo spacchettamento delle deleghe.
Dopo la nomina di Raffaele Fitto come vicepresidente della Commissione europea, la premier Giorgia Meloni si prepara a nominare il suo successore, optando per una figura politica interna a Fratelli d’Italia. Tramonta così l’ipotesi dello “spacchettamento” delle deleghe, un’opzione discussa nelle settimane precedenti, che avrebbe frammentato le competenze di Fitto tra diversi esponenti del governo.
L’intenzione della presidente del Consiglio è chiara: mantenere la continuità degli equilibri interni alla maggioranza, evitando cambiamenti che possano alterare i delicati pesi tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia. Il nuovo ministro, quindi, avrà un portafoglio di deleghe ampio e strategico, che includerà la supervisione sul Pnrr, le politiche di coesione e sviluppo del Sud, e gli Affari europei.
Una nomina cruciale per la stabilità del governo
La scelta del successore di Fitto arriva in un momento delicato per la maggioranza di centrodestra, caratterizzata da tensioni interne. Da un lato, la Lega di Matteo Salvini punta su temi populisti come il taglio del canone Rai, mentre Forza Italia insiste su misure a favore del ceto medio, come la riduzione delle tasse. Queste divergenze, accentuate da dialettiche personali tra Salvini e Antonio Tajani, mettono alla prova la coesione dell’esecutivo.
Tuttavia, Giorgia Meloni sembra affrontare queste dinamiche con una strategia improntata alla stabilità e alla mediazione. La premier considera questi contrasti come “fisiologici” nel contesto dell’approvazione della legge di Bilancio, un momento tradizionalmente complesso per qualsiasi governo. La convinzione è che, una volta superato questo passaggio, le tensioni si ridurranno, permettendo all’esecutivo di concentrarsi su questioni prioritarie.
Giorgia Meloni: un nome ancora riservato
Nonostante la decisione imminente, il nome del nuovo ministro resta coperto dal massimo riserbo. L’unica certezza è che sarà un politico di fiducia di Meloni, scelto tra le file di Fratelli d’Italia. Questa mossa sottolinea la volontà della premier di mantenere un controllo diretto su deleghe strategiche, rafforzando così il peso del suo partito all’interno del governo.
Nei prossimi giorni, l’ufficializzazione della nomina potrebbe rappresentare un momento di chiarificazione politica, utile anche per placare le recenti tensioni nella maggioranza. Meloni, infatti, punta a riaffermare la solidità del suo governo, mostrando che le divergenze interne non ostacolano la sua capacità decisionale.
